TestoCemènto La struttura del Palazzetto destinato allo sport appare fatiscente e lascia intuire il peso degli anni trascorsi dalla data della sua edificazione. Le macchie scure del cemento e dell’intonaco ormai quasi inesistente sono rilevanti, esaltano la forma sinuosa dell’edificio delineandola. La cupola che ricopre l’impianto sportivo riflette la luce argentata del giorno, e rimanda alla forma delle colline che circondano la cittadina marchigiana. È contenuta tra “mura di cinta” che ne delimitano il perimetro, caratterizzate da imponenti quanto inutili pilastri dalla forma ondulata: sembrano emulare i movimenti dell’acqua o degli sportivi che da molti anni si allenano al suo interno. Il vecchio fabbricato difficile da identificare, lascia facilmente supporre che un tempo fosse isolato dal resto, e apparisse come un’imponente cattedrale dell’allora contemporaneità. Nascosto dagli alberi e dai nuovi edifici destinati allo sport non è più visibile da lontano, avvicinandosi è possibile guardare rivolti al cielo i pilastri di cemento un tempo intatti, che i segni degli anni e la veduta dal basso tramutano a Totem eretti al favore divino. Ilaria Ferretti
composizione di 4 fotografie formato 42×60 cm e 2 fotografie formato 27×42 cm
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